Consorzio Catania Ricerche

Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica Unione Europea

Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia

PROGETTO DI INNOVAZIONE
"QUALITÀ"

Sottotema
"QUALITÀ DEI MATERIALI"


Settore: PACKAGING

Descrizione

Caso di studio

 

Descrizione

La Banda Stagnata rappresenta uno dei materiali più utilizzati per fabbricare pacakging alimentare.

Si tratta di lamiera di acciaio rivestita in stagno, applicato per immersione (Sn fuso) o per elettrolisi, la lamiera così trattata, è adatta per accogliere alimenti sterilizzati a lunga conservazione (carne in gelatina, pesce sott’olio, marmellate, legumi, bevande gassate). Lo stagno, infatti, è un elemento non tossico, che non pone problemi di cessione agli alimenti; inoltre ha il pregio di essere impermeabile all’ossigeno e alla luce, è infrangibile, rigido, resistente, può essere verniciato, non pone problemi nel processo di sterilizzazione del contenuto. In passato uno degli svantaggi era legato al processo di saldatura effettuato con la tradizionale lega Sn/Pb (avvelenamento da Pb).

Problema tecnologico oggi superato mediante l’esecuzione di saldature elettriche.

Per una perfetta conservazione dei cibi la banda stagnata viene ricoperta con vernici naturali o sintetiche. Il rivestimento può essere realizzato con vernici bicomponenti, a base di resine epossidiche, catalizzate con ammine cicloalifatiche, caratterizzate (a reticolazione avvenuta) da una notevole stabilità chimica, meccanica e termica. Questa classe di vernici non viene attaccata da microrganismi, non assorbe coloranti od odori e può essere sterilizzata con vapore surriscaldato.

Caso di studio

E’ stato quello di comprendere la natura chimica di eventuali difetti riscontrabili sulle lamiere a banda stagnata e di valutare la loro influenza sia sul comportamento della vernice in soluzioni acide ad alta temperatura, nei confronti degli alimenti destinati ad essere contenuti. A tal fine sono stati selezionati nell’ambito degli scarti delle materie prime (a seguito del controllo qualità del materiale da immettere in produzione) tre tipologie di difetto (A, B, C) che per la loro incidenza percentuale sono stati ritenuti degni di valutazione.

Inoltre è stata studiata la stabilità ad un simulante acido di un particolare tipo di vernice utilizzata dall’azienda.

L’obiettivo tecnico è consistito pertanto nella potenziale validazione di questi scarti con conseguente loro immissione nel processo produttivo e nella determinazione della stabilità chimica della vernice presa in considerazione.

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